DELEGAZIONE DEL QUÉBEC A ROMA

Newsletter – Giugno 2022

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Missione in Italia di Mme Sylvie Barcelo Vice-ministra delle Relazioni internazionali e della Francofonia

Si è conclusa con successo la missione a Milano e a Roma di Mme Sylvie Barcelo Vice-ministra delle Relazioni internazionali e della Francofonia, che ha avuto modo di constatare la ricchezza ed il valore delle relazioni sviluppate dal Québec con l’Italia in molteplici ambiti.

In particolare, durante la sua permanenza a Milano, la Vice-ministra ha tenuto un incontro bilaterale con il Sottosegretario della Regione Lombardia Alan Christian Rizzi, a conferma della ferma volontà di continuare a rafforzare la cooperazione multisettoriale in essere tra le nostre rispettive istituzioni. Sempre presso Palazzo Lombardia si è tenuto un incontro ristretto che ha visto la partecipazione di alcuni partner chiave delle nostre relazioni con Regione Lombardia.

Di grande rilievo gli scambi avvenuti con i rappresentanti di Arexpo firmatari di un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Economia e dell’Innovazione del Québec, e la visita al sito del Milan Innovation District (MIND).

Al termine della sua missione in Italia, la Vice-ministra ha avuto il piacere di intrattenersi con l’ambasciatrice del Canada in Italia S.E. Elissa Golberg, con cui ha potuto discutere dei principali dossiers di comune interesse.

Questa missione istituzionale, la prima delle autorità del Québec in Italia dall’inizio della pandemia, rappresenta un’importante segnale in questa fase di ripresa.

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Annunciata la Strategia Europa del Québec

Il 26 maggio, il Governo del Québec ha lanciato la Strategia territoriale per l’Europa, volta a rafforzare le relazioni e i partenariati tra le due parti. Con le sue economie innovative, performanti e resilienti, l'Europa offre molte opportunità per le aziende e le istituzioni del Québec: con un valore totale derivante dagli scambi di merci di quasi 40 miliardi di dollari nel 2021, l'Europa si attesta come partner prioritario per il Québec.

L’annuncio è stato fatto dalla Ministra delle Relazioni internazionali e della Francofonia, Nadine Girault, nel corso del XXVII incontro dei rappresentanti del Québec in Canada e all’estero. Con investimenti addizionali di 2 milioni di dollari, che si aggiungono ai 25 milioni già investiti nel quadro delle azioni del Québec in Europa, verranno sviluppate collaborazioni in materia di ricerca e innovazione, sviluppo sostenibile, educazione, mobilità e cultura.

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La Fondazione COTEC a Palazzo Massimo tra cultura e innovazione

La Fondazione COTEC per l’innovazione tecnologica ha pubblicato un rapporto dal titolo “Innovazione e cultura”, presentato nella cornice di Palazzo Massimo a Roma il 17 maggio scorso. Il rapporto, realizzato in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Governo del Québec, indaga la forte interconnessione tra il mondo della cultura e quello dell’intelligenza artificiale per regalare al pubblico esperienze sempre più personalizzate ed immersive, valorizzando al tempo stesso il grande patrimonio storico-artistico presente su tutto il territorio italiano.

In questo rapporto, viene analizzato il modello del Québec circa l’impiego della tecnologia per la promozione e la fruizione del patrimonio culturale, rendendolo accessibile a tutti. Nel corso dell’evento, il nostro Delegato ha pronunciato un discorso che potete riascoltare qui, dove viene riassunta molto bene la grande sinergia tra due settori destinati ad essere sempre più connessi.

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Giugno si colora con il Mese del Pride!

Giugno è il mese dell’orgoglio e il Québec è da sempre in prima linea nella difesa e nella promozione dei diritti delle persone LGBTQ+.

Risalgono infatti a metà degli anni ‘70 le prime leggi varate dal Governo del Québec per contrastare i fenomeni dell’omofobia e della transfobia. La giurisdizione quebecchese in tal senso è da considerarsi pionieristica quanto ad inclusione e riduzione delle discriminazioni, garantendo così a tutte le comunità presenti sul suo territorio uguali tutele e libertà.

Per rinnovare la vicinanza alla comunità LGBTQ+, la nostra Delegazione ha confermato anche quest’anno il suo patrocinio al Roma Pride che si è tenuto sabato scorso, organizzato dal Circolo Mario Mieli per celebrare i diritti e le persone che li hanno resi realtà. 

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#Rubrica

Rendez-vous con... Helen Doyle!

Questo mese il nostro rendez-vous è stato davvero speciale perché abbiamo avuto il piacere di intervistare Helen Doyle, regista quebecchese che negli anni ’70 ha fondato il gruppo Vidéo Femmes e ha dedicato gran parte della sua carriera a raccontare la condizione femminile nel mondo attraverso la cinepresa.

Il legame di Helen con l’Italia risale al 1987, quando presentò il suo film “Rêve de voler”, per poi ritornarvi diversi anni più tardi. Infatti, tra il 2010 e il 2011 ha vissuto a Roma grazie al programma di residenza offerto agli artisti quebecchesi dal Conseil des arts et del lettres du Québec. Il suo legame con l’Italia è continuato negli anni ed è grazie ai suoi numerosi viaggi che ha potuto trarre ispirazione da alcune personalità - quali Pier Paolo Pasolini o Letizia Battaglia - e da alcune tematiche di attualità, per la realizzazione dei suoi documentari. È il caso del documentario al quale sta lavorando ora, Au lendemain de l’Odyssée, che sarà distribuito da Spira e che ha ottenuto diversi finanziamenti: dalla Société de développement des entreprises culturelles, da Téléfilm Canada, dal Conseils des arts du Canada, du Québec et Longueuil. Helen Doyle ci ha tenuto a sottolineare anche il contributo del programma dell’ONF “Aide au cinéma indépendant” e del centro di ricerca per artisti PRIM.

Attraverso un lungo lavoro di inchiesta, ricerca e raccolta di testimonianze ed interviste, Helen Doyle si schiera ancora una volta dalla parte dei più fragili, per raccontare il grave problema della tratta delle donne ed il percorso che molte di loro si trovano purtroppo ad affrontare, ma anche delle persone e delle associazioni che si mobilitano per aiutare queste donne straniere a ricostruirsi una vita.

Ascoltare Helen che parla del suo lavoro è davvero emozionante perché riesce a trasmettere tutta la passione che la anima e la sua ferma volontà di dar voce ai dimenticati e agli invisibili. In particolare, dal 2011 ha iniziato a costruirsi il suo punto di vista sui migranti, gli sbarchi e le difficoltà che attraversano queste persone. Con grande sensibilità e attenzione, riesce a raccontare storie complesse, spesso tragiche, che all’occhio dello spettatore vogliono mostrare tutta l’essenza della dignità umana e della complicità femminile.

Parlando di integrazione e incontro con l’altro, tema che sarà al centro del suo nuovo film, ci ha lasciato con una delle sue frasi preferite dell’artista nigeriana Peju Alatise : «Gli Yoruba dell'Africa occidentale dicono "Eniyan ribi ilekun, ti o ba gba e laye ati wole, o ti di alasiri" che significa che le persone sono come porte; se ti permettono di entrare, diventi il loro custode di segreti».

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